mercoledì, maggio 08, 2013

Destinazione Amarica:il ritorno di Maurizio Ferrandini (Intervista di Gianmarco Dazzi)



    Maurizio Ferrandini, è in uscita il tuo nuovo CD di inediti dal titolo “Amarica”. Noi siamo contentissimi e non vediamo l’ora di assaporare la tua nuova fatica musicale... ma , non ci eravamo lasciati nel 2011 che il ‘disco’ era morto? Secondo te il disco (e quindi la musica) ha bisogno di risorgere?
    Efettivamente la tentazione di smettere di far dischi è stata grande...ma come si fa Gianmarco?...è l'unico modo che conosco per vivere senza impazzire.
    Spiegaci il titolo... Amarica sa di terra lontana, di suggestioni , di ricordi. E’ così?
    Bè il disco è totalmente ispirato dal southern rock americano e da un modo di far musica sicuramente molto u.s.a. Ovviamente è una tappa della mia ricerca musicale e mi sembrava arrivato il momento di spaziare un pò in questi lidi visto che la “cotta” orientale mi è un pò passata.Mi interessava molto il parallelismo tra i concquistatori americani e quelli che stanno arrivando in Europa.Ho pensato fosse giusto studiare altre tradizioni e soprattutto provare a rileggere certi fatti storici e farli miei in modo più maturo.Preciso che non è un disco sugli indiani, casomai una serie di conftronti in cui gli indiani vengono presi ad esempio, così come i ribelli dixie.Non è un disco storico tantomeno politico...però si dai...un pò incazzoso lo è...anzi parecchio.
    Dai curatissimi spot di presentazione – per cui ti devo fare i complimenti , come al solito - emergono indizi che fanno pensare ad un concept album. E’ una scelta coraggiosa nel panorama musicale odierno... e anche un po’ una scelta controcorrente, in questa società che divora la musica come uno snack al distributore automatico. Cosa ne pensi?
    Grazie per i complimenti...gli spot servono per mantenere la tensione non solo per gli altri , anche per il sottoscritto visto che lavorando su tutti i fronti del disco ogni tanto devo un pò staccare.Tornando alla domanda, penso che il concept è sempre stato il mio modo di far musica, tanto è vero che La morte del disco che era una sorta di compilationidi singoli usciti sul web, non è uno dei miei dischi preferiti pur contenendo delle canzoni che adoro tutt'ora...l'album però era troppo slegato...io amo costruire un'atmosfera nei miei dischi, fosse anche solo per giustificare tutto quello che suono con la scelta del titolo.

    Sono passati 6 anni da Popkong... anche in quell’avventura hai trovato ispirazione dall’altra parte del globo: c’è un motivo particolare che ti spinge così lontano? E in questa ricerca ti affascina di più la parte musicale in senso stretto oppure la possibiltà di sviluppare nei testi tematiche particolari?
    Mi fa piacere che citi Popkong...questo disco assomiglia molto come scelta artistica...là cercavo di parlare un pò di mandarino maccheronico, in Amarica ho azzardato frasi Apache o Lakota...senza volermela tirare però...ci stavano bene nella situazione e nel groove...In più aggiungo che “dall'altra parte del globo”” ci si va sempre più spesso perchè in Italia la situazione musicale è sempre più deprimente, quindi , meglio imparare cose nuove fuori dal nostro ristrettissimo mondo di marchicarta e cover band di Vasco Rossi.
    Anche “Fiori da Sfiorare” era se vogliamo un concept album, pur contenendo sia inediti che singoli di quel fortunato periodo... A 5 anni di distanza, c’è qualcosa che non rifaresti? Cosa è cambiato dentro e fuori Maurizio Ferrandini?
    Fiori da sfiorare è stato un disco che mi ha assorbito totalmente...l'ho amato come fosse un figlio in carne ed ossa, ho cantato la metà dei brani in uno stato di commozione ipnotica e alcuni li ho dovuti ripetere 30 volte perchè alla fine mi tremava la voce...una volta uscito il disco ho capito che probabilmente dei sentimenti non fregava un cazzo a nessuno, tantomeno a quelli del telefono azzuro...quindi forse non rifarei un disco simile...probabilmente lo canterei coprendo di insulti tutti gli adulti che avevo volutamente fatto fuori dal disco per lasciare spazio ai bambini
    Altra particolarità della tua produzione è la cura che riponi nel confezionare i video musicali. Continuerai su questa strada? Ci puoi anticipare quale sarà il singolo “apripista” dell’album?
    Sicuramente si ci saranno nuovi clip e nuove produzioni anche perchè ora ho un validissimo collaboratore che alzerà di sicuro la qualità dei clip, parlo del mitico SILVIO ANFOSSI che è stato parte integrante del disco, una specie di musicista aggiunto anche se non ha mai suonato, però mi ha garantito la perfezione nell'amplificazione e messa a punto degli strumenti.Il pezzo aprista sarà probabilmente (ma è ancora da decidere) 3,2,1, boom che è quello più slegato dal discorso americano ma che mi da la garanzia di un impatto violento...ci voleva dopo tante ballate.Ho comunque farcito il disco di riferimenti all'America anche quando apparentemente non sembrerebbero esserci legami...lo sforzo è stato trovarli e rendere il risultato convincente.Oltretutto ho posto particolare cura nell' aggiornare la mia strumentazione e sputare fuori un disco polveroso dal suono seventies che cercavo da tempo.L'impiego di testate valvolari,piano rhodes, armonium e wurlitzer hanno contribuito a creare l'atmosfera giusta...per me, ma non poteva essere altrimenti, il disco è il migliore mai registrato a livello di sound. Nel caso di 3,2,1 boom è una semplice bomba rock fatta solo di chitarra basso e batteria senza troppi fronzoli ma garantisco il risultato esplosivo.
    Grazie Maurizio in bocca al lupo per questa avventura e ... saliamo a bordo: Destinazione Amarica. 


martedì, maggio 07, 2013

A metà maggio il nuovo disco AMARICA

Si chiamerà AMARICA è uscirà il 15 di Maggio il nuovo disco di Maurizio Ferrandini.
L'ispirazione è southern rock americano e la grinta è quella del "discostante" più aggressivo mai ascoltato.
I brani sono 12, per il momento si sa che è stato inserito nell'album il singolo che abbiamo ascoltato a Settembre (Io non sono solo) e che il lavoro tratterà vagamente di America, nativi, concquistatori e concquistati consentendo parallelismi e confronti con l'europa.
I restanti 11 brani sono completamente inediti e vanno a costituire un concept work che rappresenta un deciso salto in avanti per la carriera artistica di Ferrandini.
La Eastrock in collaborazione con w.a.n.t.i ha deciso di pubblicare il disco con un packaging speciale per festeggiare il ritorno in musica del cantautore matuziano nel migliore dei modi.
Tramite il sito e il profilo pubblico di facebook si possono fare i primi ordini.
Dopo La morte del disco e la dichiarata intenzione di non fare più dischi, AMARICA è un gradito regalo per gli affezionati che, in fin dei conti conoscendo l'autore, non ci avevano proprio creduto all'abbandono delle scene musicali.
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