giovedì, aprile 28, 2011

LA MORTE DEL DISCO:parole, musica, libertà e R&R.


Maurizio Ferrandini è una voce graffiante che canta e mette in musica temi a volte amari, spesso scomodi, quasi sempre ironici, volutamente provocatori o sottilmente provocanti. E’ un artista autodidatta, che si cuce addosso le canzoni come se si trattasse di un abito da cerimonia da indossare con credibilità e convinzione.
Da solo scrive, suona, dà vita alle sue canzoni, produce, promuove le sue opere, adattandosi ai mezzi di comunicazione di volta in volta a sua disposizione.
Da ultimo ha prodotto i suoi singoli, lanciandoli direttamente in rete sul suo sito (www.maurizioferrandini.it), dando la possibilità al suo pubblico, tramite il downloading, di accedere direttamente alla sua musica e di procurarsi, velocemente e autonomamente il suo cd (con tanto di copertine e di testi): un esperimento, una sfida, una presa di coscienza delle nuove possibilità e delle nuove frontiere della musica.
Maurizio ha impacchettato virtualmente la sua opera, con ironia e scrupolosa attenzione per ogni dettaglio.
E’ l’autenticità del sentire, la coincidenza tra i suoi pensieri e il suo cantato la prima connotazione che emerge in tutti i suoi testi.
Traspare la passione genuina, sì per la musica, ma anche e soprattutto, per musicalità nella vita in sè, in tutti i suoi aspetti. E’ un cultore degli alti ideali della verità, dell’autenticità e della consapevolezza; rifugge dalle confezioni superficiali, dall’etichettamento banale, dai compromessi diffusi e dagli atteggiamenti ipocriti dei falsi e diffusi benpensanti.
Percorrendo la sua strada in musica, ci si addentra nei territori del rimpianto con “Cosa vorresti indietro?” per ritrovarsi poi accarezzati da “L’amore è un’altra cosa”, sulle cui note si può riflettere e interrogarsi sul senso dell’amore, anche dopo che lo si è afferrato e poi perso nell’aria.
Amara e ironica la celebrazione de “La morte del disco”; convinto e sofferto lo sfogo verso le forme ipocrite del pensiero e dell’azione ne “Può solo andare meglio”.
“Il bisogno di te” è un inno sospirato all’amore e al bisogno di poesia, di un respiro, di una presenza al proprio fianco.
Si assiste poi ad un’esplosione di energia e di buoni propositi con “Sposa una rockstar”: un invito ad andare oltre le apparenze e le etichette; tema sottilmente presente anche in “Stanco di subire”, brano veloce e rockeggiante e in “Sono un mostro”.
“Pornomovimento”, invece, è una scanzonata, ironica e pungente trattazione delle sottili commistioni che si possono creare tra il sesso e gli affari politici e sociali. Un ritmato scorrimento delle cose della vita e dei sentimenti di sempre in “Non si finisce”.
Maurizio rende poi omaggio a quel bagaglio che contiene i nostri ricordi con “L’ultimo fiore”.
“Esci dall’acqua” è un delicato invito rivolto ad una ninfa ideale di venire fuori allo scoperto, “ strappare la rete dei propri dolori”, per non rischiare di inabissarsi nelle acque profonde e scure delle proprie paure e dei propri presunti errori.
Il canto diventa visionario e fantasioso in “Chi non mente mente (in arrivo da Plutone)”.

(Terry Ferraro)
Maurizio Ferrandini Official Web site
www.maurizioferrandini.it