lunedì, febbraio 09, 2009
Fiori da sfiorare (di Massimo Di Quirico)
Venendo ai contenuti di “Fiori da sfiorare”, le canzoni del disco alternano riflessioni talvolta dolorose a momenti di eccellente poesia sui casi della vita e sui rapporti tormentati con le donne, con una prevalenza di toni teneri e romantici insolitamente spiccata rispetto ai dischi precedenti. Questo percorso genera pezzi come “Strano nonsochè” e la dolcissima “Ci sei”, mentre “Rimani in braccio a me” e la splendida “Non fa più male” toccano con dolcezza il tema delicatissimo della violenza sui minori e sui traumi psicologici conseguenti, per superare i quali occorre forza di volontà (“I lividi blu devi curarli tu”) e l’aiuto delle persone care. La tematica del mondo dell’infanzia fornisce lo spunto alla copertina coloratissima e floreale, in cui Maurizio coccola una graziosa bambina, al titolo stesso e al pezzo introduttivo, “Bambine di salvare”.All’interno della copertina troviamo poi delle belle frasi sui bambini appositamente scritte per questo disco da amici artisti, fra cui Finardi, Freak Antoni e Nascimbeni. Ma il cantautore discostante che ruggisce dentro si fa sentire prepotentemente e non mancano nel disco i momenti di rabbia, come in “Cosa c’entri col rock?”, in cui Maurizio fa ringhiare come un mastino la sua Stratocaster contro l’ipocrisia dei dilettanti del rock, che sotto la maschera da “duri e puri” nascondono il vuoto (“Bella chitarra / bella faccia da uno che la canta chiara / bel paio di scarpe / bella maglia con stampato Che Guevara / assieme ai topi in cantina hai già finito tutta la tua polverina / ma cosa c’entri col rock?”)Gli altri brani più “arrabbiati”, sia musicalmente che nei contenuti, sono “Dio denaro” e “Usami”, che attacca l’arroganza di certe donne che ritengono di poter disporre di qualunque uomo grazie alla loro presunta avvenenza (“ti avvicini un po’ a chiunque però guardi me / ma non hai capito ancora che il gioco lo gioco anch’io / ma da ben prima di te”)
“Amore elettrico” è un’amara riflessione sui casi della vita che ci portano lontano dagli affetti, mentre “Giovane interessante” è un pezzo ironico ma velato di contrarietà, introdotto dall’irresistibile Freak Antoni, fondatore degli Skiantos e capostipite del rock demenziale. Maurizio canta in questo pezzo il disagio di chi, pur avendo fornito ampia prova del suo talento, si ritrova non più giovanissimo a cercare di ritagliarsi degli spazi nel triste panorama cantautorale nostrano, come un emergente qualsiasi.Il disco si chiude con due bonus tracks, fra cui “Il dj non suona” che ha fruttato a Maurizio alcuni prestigiosi passaggi televisivi su Italia 1, ma prima di chiudere merita una menzione speciale l’originalissima “Le donne vogliono ballare”, composta da tre momenti intensi: una parte iniziale di pura poesia, un gustoso assolo di chitarra elettrica e infine le riflessioni finali sussurrate (“...Cosa vuoi più di quello che hai? / Vorrei ciò che non ho avuto / Vorrei la serenità...”) a suggello di questo percorso artistico e umano che segna un’altra tappa verso la consacrazione di questo artista.Nell’era del bombardamento dell’informazione e della musica usa e getta, il consiglio è di accantonare tutto il resto per una settimana e ascoltarsi attentamente le 17 perle di "Fiori da sfiorare". E' come un liquore sopraffino, da gustare con calma fino all'ultima goccia.
Massimo Di Quirico.
giovedì, gennaio 08, 2009
Asciugamano blu
ll tuo profumo è
nell'asciugamano blu
e lavarlo non mi va giù
chissà quante avventure
dentro ai suoi percorsi di cotone
chissà quanti colori lavati
per arrivare a questo blu
il tuo profumo è nell'asciugamano colorato
e io ci resto dentro
come fossero i tuoi occhi
e lo so bene che
che sono più chiari di così
e lo so bene che
che sei più chiara anche te
di terra gelata
di sangue del nord
di strada imbiancata
da solchi di ford
il tuo profumo è
nell'asciugamano blu
ma è dentro di me
che non se ne andrà più
sarà per questo che il cuore non mi impedisce
di fare una nuova lavatrice
è dura accendere ma
il tuo profumo non si laverà
la tua presenza è ancora qua
e nessun uomo me la ruberà
la tua presenza è ancora qua
nessun ammorbidente l'addolcirà
più di quello che avresti fatto tu
lasciando tutto il tuo profumo