martedì, gennaio 26, 2016
martedì, dicembre 15, 2015
venerdì, dicembre 04, 2015
giovedì, settembre 24, 2015
CONDANNATI E CONDANNANTI (Intervista di Simone Parisi)
CONDANNATI E CONDANNANTI (Simone Parisi intervista Maurizio Ferrandini)
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- Innanzi tutto complimenti (tutto ciò per farsi amico l'intervistato che vuoterà il sacco più felice), un pezzo maturo e ben suonato. Noto una mano particolare, hai cambiato dita o qualcuno ha suonato con te?
- Grazie per i complimenti, ti avrei comunque cancellato dalla lista degli amici che tengo nel portafoglio!
Devo dirti che non solo non ho cambiato dita ma era un po' che non le allenavo.
Ho suonato come le altre volte tutto da solo a parte le batterie ma mi sono avvalso di una post equalizzazione del mio storico collaboratore Silvio Anfossi e di alcune dritte segrete di Dario Patti che hanno sicuramente fatto bene al mio sound. - La tua Condanna, oltre che ai tuoi ricci che hai giustamente sfoltito e riempito di gel "effetto bagnato" a cosa ti riferisci esattamente?
- La condanna è quella del suonatore suonato che non riesce a fare a meno del rock ma è anche una domanda che mi faccio, e cioè, in fin dei conti, data la mia scelta ventennale di autoproduzione estrema, se veramente io sia condannato a scomparire nelle moltitudini scalpitanti o se alla fine sia sullo stesso piano di chi pur avendo grandi produzioni alle spalle rimane tristemente nell'ombra.
- Hai sempre una velocità d'esecuzione invidiabile, hai l'idea, fai il pezzo, fai il video e parte la condivisione. A volte dormi?
- Lavorare da soli permette velocità di esecuzione anche se talvolta a danno della qualità.
Credo che a livello promozionale sia importante produrre perchè se stai tre anni a realizzare un disco, quando lo sforni succede che nel frattempo magari è morto il punk, è nato il grunge, tu hai scritto Satisfaction e ti scambiano per Casadei.
Dormo molto bene quando ho delle idee., è quando non ne ho che mi metto a pensare. - Adesso sarebbe anche ora di ripensare ad una normale versione, come dici tu, "in microsolchi" dei tuoi lavori, o pensi che il formato sociale sia il vero futuro/condanna degli artisti?
- No,
i dischi sono assolutamente morti non come oggetto in se (che rimane
meraviglioso sia che sia vinile o cd ) ma per la scomparsa dei
supporti, tutti quanti finiti nella spazzatura (noi artisti poveri è lì
che ci riforniamo).
Il social è tristissimo ma usato nella maniera giusta è una grande chance di diffusione visto che soprattutto a livello locale non c'è nessuno interessato a quello che produciamo.
- Campeggia sempre in bella mostra il logo ed il prodotto Fender nei tuoi lavori visivi. Preferivi che dedicasse una special edition a te invece che a Ligabue?
- Sono
un fenderiano e per forza di cose la strumentazione viene fuori ma
finchè non avrò una special edition non sarà mai pubblicità ostentata!
Tra parentesi il pezzo è stato interamente suonato con quella strato del clip modificata nei circuiti e in tutti i particolari dall'amico Anfossi (che ha pianto mentre la bruciavo).
Nel finale c'è un trucchetto e cioè un assolo di basso(sempre Fender) suonato con un Marshall jcm800...le mie dita da disadattato lo fanno sembrare una chitarra. - Arriva l'inverno, farà freddino, penserai ad una felpa sopra alla camicia con i pizzi o rischierai la polmonite ad ogni nuovo video solo per fare il Supergiovane
- In
realtà faceva un caldo cane quando abbiamo girato il video e
l'ambientazione ci ha dato scariche di adrenalina tali che avrei
desiderato essere in costume da bagno.
Il Prossimo lavoro lo faremo in maglione e piumino ma possibilmente in un paese tropicale, nel caso pretenderò la tua presenza per vederti sudare sotto la barba. (Guarda il clip)
mercoledì, settembre 23, 2015
sabato, febbraio 21, 2015
mercoledì, febbraio 11, 2015
mercoledì, dicembre 17, 2014
venerdì, dicembre 12, 2014
martedì, dicembre 09, 2014
venerdì, ottobre 24, 2014
lunedì, ottobre 13, 2014
giovedì, maggio 22, 2014
sabato, maggio 17, 2014
lunedì, marzo 24, 2014
mercoledì, febbraio 12, 2014
sabato, gennaio 18, 2014
lunedì, dicembre 02, 2013
Maurizio Ferrandini nel mondo sommerso.(di Genny Costanzo)
G)L'ennesimo lavoro e l'ennesimo complimento che sono obbligata a farti, parlaci di questa canzone.
M)E' un brano inedito che verrà inserito nella black edition di Amarica, e rappresenta un punto di partenza per le mie produzioni.
Ho immaginato l'oceno come il contenitore di una vita sommersa e di tanti desideri andati a fondo.
L'atlantico era la scusante giusta per inserirla nel disco e non ho esitato a lavorare su quest' idea.
G)Mi hai parlato di nuova strumentazione...
M)Si, anche se sempre nell'ottica retrò di Amarica...qui ho giocato con il mito della Oxford Synthesiser Company che produsse il synt OSCar tra l'1983 e il 1985.Ho cercato di fondere le tipiche ritmiche programmabili con il sound chitarroso sbizzarrendomi sul mio deluxe reverb Fender che ha creato un'atmosfera molto morbida.
G)Parlavamo di diffusione musicale
M)Si,Dio benedica la rete che mi da la possibilità di farmi ascoltare in tutto il mondo.
La rete, i blog, i social, le app...tutto fa brodo.
Per quanto mi schifi un pò quest'idea, mi rendo conto che è sempre meglio che una serata al bar di belzebu'.
G)Qualcuno si offenderà a questo punto?
M) Soltanto belzebù.
G)Ma quanto contano i live secondo te?
M)Bè i live sono importanti perchè fanno "le ossa" ma io voglio fare le mie canzoni e non sono rachitico.
G)Quindi non ami i concerti?
M)Al contrario, penso che siano una figata ma è molto difficile ascoltare musica d'autore nei locali.
In pratica, se gli spazi offerti sono simili alla mia camera da letto, allora tanto vale farsi una bella dormita...o anche dell'altro eh?!
G)Possibile che a sanremo non ci siano spazi per musicisti come te?
M)A me questo non preoccupa perchè mi considero un'autore ed è quello che vorrei fare..anzi se mi permetti mi faccio lo spot:Contattatemi giovani artisti e lavoreremo insieme.
G)Cosa ti piace così tanto delle canzoni?
M)Il fatto di poter dire qualcosa di mio, di poter essere incazzato, innamorato, allegro o ironico...e poterlo dire nella forma che mi più mi aggrada.
G)Cosa detesti di più delle canzoni?
M)Il fatto che per molte persone siano semplici canzoni e di conseguenza non danno il giusto peso alle cose che canto.
G)Ti senti incompreso?
M)Niente affato ma è triste vedere le cattive abitudini musicali.
Il pubblico di oggi segue solo il luccichio, la mussa o i fighi di turno.
Se impongono la dance,ascolta dance, se dicono Prodigy sarà Prodigy, se dicono Mengoni, viva Mengoni poi dicono Metal e gli stessi di prima diventano metallari e poi l'anno dopo si trasfromano in amanti dell'hip hop.
Ho quasi nostagia di quei metallari che non ascolavano gli Europe perchè dopo "The final countdown" erano diventati commerciali.
G)Quindi tu pensi che se domani qualcuno imponesse Ferrandini tutti comprerebbero i tuoi dischi?
M)Non solo!!!...si convincerebbero pure che sono più figo di Mengoni.
G)Ma tu davvero non ti prendi mai sul serio?
M) Amo molto quello che faccio e lo faccio seriamente ma non mi va di andare in giro a fare il filosofo.
E poi...a Sanremo ci sono già troppi addetti ai lavori che si prendono sul serio, almeno se faccio un pò lo scemo possono sempre dire che mi ignorano perchè sono un'idiota.
Sempre meglio che essere uno sche scrive, canta e agisce come un primate ma si atteggia ad idolo del rock.
G)Su questo concordo, ci sono già troppi idoli in circolazione, mi piace pensare che esistano musicisti come te "che non hanno ancora il coreografo".
M)E' un brano inedito che verrà inserito nella black edition di Amarica, e rappresenta un punto di partenza per le mie produzioni.
Ho immaginato l'oceno come il contenitore di una vita sommersa e di tanti desideri andati a fondo.
L'atlantico era la scusante giusta per inserirla nel disco e non ho esitato a lavorare su quest' idea.
G)Mi hai parlato di nuova strumentazione...
M)Si, anche se sempre nell'ottica retrò di Amarica...qui ho giocato con il mito della Oxford Synthesiser Company che produsse il synt OSCar tra l'1983 e il 1985.Ho cercato di fondere le tipiche ritmiche programmabili con il sound chitarroso sbizzarrendomi sul mio deluxe reverb Fender che ha creato un'atmosfera molto morbida.
G)Parlavamo di diffusione musicale
M)Si,Dio benedica la rete che mi da la possibilità di farmi ascoltare in tutto il mondo.
La rete, i blog, i social, le app...tutto fa brodo.
Per quanto mi schifi un pò quest'idea, mi rendo conto che è sempre meglio che una serata al bar di belzebu'.
G)Qualcuno si offenderà a questo punto?
M) Soltanto belzebù.
G)Ma quanto contano i live secondo te?
M)Bè i live sono importanti perchè fanno "le ossa" ma io voglio fare le mie canzoni e non sono rachitico.
G)Quindi non ami i concerti?
M)Al contrario, penso che siano una figata ma è molto difficile ascoltare musica d'autore nei locali.
In pratica, se gli spazi offerti sono simili alla mia camera da letto, allora tanto vale farsi una bella dormita...o anche dell'altro eh?!
G)Possibile che a sanremo non ci siano spazi per musicisti come te?
M)A me questo non preoccupa perchè mi considero un'autore ed è quello che vorrei fare..anzi se mi permetti mi faccio lo spot:Contattatemi giovani artisti e lavoreremo insieme.
G)Cosa ti piace così tanto delle canzoni?
M)Il fatto di poter dire qualcosa di mio, di poter essere incazzato, innamorato, allegro o ironico...e poterlo dire nella forma che mi più mi aggrada.

M)Il fatto che per molte persone siano semplici canzoni e di conseguenza non danno il giusto peso alle cose che canto.
G)Ti senti incompreso?
M)Niente affato ma è triste vedere le cattive abitudini musicali.
Il pubblico di oggi segue solo il luccichio, la mussa o i fighi di turno.
Se impongono la dance,ascolta dance, se dicono Prodigy sarà Prodigy, se dicono Mengoni, viva Mengoni poi dicono Metal e gli stessi di prima diventano metallari e poi l'anno dopo si trasfromano in amanti dell'hip hop.
Ho quasi nostagia di quei metallari che non ascolavano gli Europe perchè dopo "The final countdown" erano diventati commerciali.
G)Quindi tu pensi che se domani qualcuno imponesse Ferrandini tutti comprerebbero i tuoi dischi?
M)Non solo!!!...si convincerebbero pure che sono più figo di Mengoni.
G)Ma tu davvero non ti prendi mai sul serio?
M) Amo molto quello che faccio e lo faccio seriamente ma non mi va di andare in giro a fare il filosofo.
E poi...a Sanremo ci sono già troppi addetti ai lavori che si prendono sul serio, almeno se faccio un pò lo scemo possono sempre dire che mi ignorano perchè sono un'idiota.
Sempre meglio che essere uno sche scrive, canta e agisce come un primate ma si atteggia ad idolo del rock.
G)Su questo concordo, ci sono già troppi idoli in circolazione, mi piace pensare che esistano musicisti come te "che non hanno ancora il coreografo".
Atlantide 2024 (bonus track AMARICA the black edition)
Musica , testo e arrangiamenti:Maurizio Ferrandini
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